controllo di gestione
 
 
 

a cura di Luca Salvi

Controllo di gestione: il navigatore per l’impresa


Inauguriamo oggi una nuova rubrica per i nostri lettori nella quale, attraverso una serie di articoli che saranno pubblicati nel corso dell’anno, forniremo le risposte alle tipiche domande che ogni imprenditore si pone quotidianamente.
I protagonisti principali di questo percorso saranno da un lato “MyConsult” e dall’altro l’imprenditore e la sua impresa con tutta una serie di domande che richiedono risposte tempestive e accurate.
MyConsult è la nuova area servizi by CommerFidi nata con il preciso intento di offrire alle imprese una consulenza specializzata in finanza e controllo: due temi spesso sottovalutati ma di fondamentale importanza se si desidera avere un’azienda sana.
La mia impresa chiuderà in utile o con una perdita? Quanto costa il mio prodotto e/o servizio? A quanto ammonta il mio margine di realizzo? Cosa accade se il mio fatturato aumenta o diminuisce? Come variano i costi al variare della produzione? Conviene investire in nuovi impianti oppure è meglio utilizzare fornitori terzi? Conviene chiedere nuovi finanziamenti oppure ricorrere all’apporto di capitale proprio?
A queste domande l’imprenditore spesso non è in grado di rispondere e quindi chiede aiuto al primo consulente di fiducia incontrato all’inizio della costituzione dell’azienda o all’ultimo (se nel frattempo questo professionista è cambiato): il commercialista. Esperto professionista in numeri e scartoffie, si sobbarca tutto il lavoro che l’imprenditore non vuole fare, come la contabilità, i rapporti con il fisco e con le banche, la ricerca di finanziamenti, ecc. Niente di più sbagliato.
Un commercialista, per esempio, ha come compito principale quello di far pagare le tasse ed evitare di incorrere nel rischio che l’Agenzia delle Entrate ci insegua. Questo è essenzialmente il suo lavoro, non quello di sistemare i conti, controllare i margini di guadagno e analizzare il bilancio per poi dire cosa fare e cosa no. Ecco il motivo per cui non è il professionista adatto a gestire i debiti dell’azienda o a creare la struttura finanziaria più consona al proprio modello di business; sempre più spesso sommerso da scadenze e aggiornamenti ministeriali, risulta oggettivamente impossibilitato a rispondere alle fatidiche domande viste in precedenza.
Domande a cui oggi, invece, è possibile rispondere grazie a MyConsult: un team di esperti in grado di guidare il cliente nella scelta di soluzioni più efficienti ed efficaci grazie agli strumenti messi a disposizione dal controllo di gestione, assumendo il ruolo di “navigatore” dell’imprenditore.
Non si può parlare di controllo se non si sa cosa controllare, ma per controllare e governare l’azienda è necessario pianificare, predisporre business plan e budget, fare l’analisi di bilancio e formulare dei report. Iniziamo dalla pianificazione finanziaria. Adattando un vecchio proverbio possiamo dire che «pianificare è meglio che curare». Tradotto in linguaggio aziendale vuol dire fare opera di prevenzione per la corretta gestione della liquidità.
Nella pratica delle Micro-PMI, quando le cose vanno male, uno dei campanelli d’allarme è la carenza di liquidità: questo accade perché i flussi monetari in entrata della gestione precedente non hanno coperto completamente tutti i costi.
Per l’azienda si parla di flusso di cassa disponibile quando questo è generato dalle attività operative dell’impresa, ossia: comprare, tenere in magazzino, vendere e fare investimenti. Non vi è alcun intervento da parte dei soci o delle banche per coprire l’eventuale “rosso”.
A parità di risultato economico, utile o perdita, le aziende possono avere flussi di cassa diversi a seconda dei tempi di incasso e di pagamento. Considerando soltanto questa variabile risulta intuitivo che l’azienda che incassa presto e paga tardi non avrà mai problemi di cash flow, mentre l’azienda che incassa tardi e paga presto si troverà ben presto in difficoltà se non dispone di un adeguato fondo cassa.
Attraverso una corretta e accurata pianificazione finanziaria, si è in grado di avere sotto controllo le entrate e le uscite e si evita il rischio che il denaro diventi insufficiente per sostenere l’operatività quotidiana; analizzando i ricavi e le spese (quindi i flussi di cassa) è possibile pianificare i pagamenti ai fornitori e gli incassi dei clienti, oppure valutare il momento più propizio per effettuare degli investimenti senza esporsi troppo.
La pianificazione finanziaria riveste particolare importanza, ad esempio, nelle richieste di credito finalizzato a un preciso obiettivo:

• Se un imprenditore chiede credito per “liquidità” senza motivare l’esigenza oppure i suoi bilanci evidenziano squilibri di cassa e quindi necessita di denaro per sopperire agli scompensi, troverà molte difficoltà nell’accesso al credito bancario;
• Se, al contrario, l’imprenditore richiede “liquidità” con motivazioni specifiche, ma i suoi flussi di cassa insieme al bilancio evidenziano una certa rischiosità del debito, la soluzione starà nel rimodulare la richiesta di credito parametrata alle possibilità di fare cassa.

Ogni imprenditore, piccolo o grande che sia, con MyConsult sarà in grado di simulare e analizzare correttamente i flussi di cassa, utilizzando le quattro variabili chiave: ricavi mensili, costi mensili, giorni di incasso medi e giorni di pagamento medi. Riuscirà così a sapere quanta cassa iniziale serve per non andare in “rosso” e per evitare di incorrere in crisi di liquidità.
«Colui che ha un obiettivo strategico all’inizio di ogni anno si predispone a ragionare in maniera coerente alle risorse di cui dispone fissando le tappe che lo porteranno all’obiettivo programmato».
Di questo parleremo la prossima volta quando affronteremo il tema dell’importanza del budget.